martedì 18 ottobre 2011

SANTOREGGIA



Si adopera tutta la parte aerea della pianta. Esalta in particolare il sapore dei piatti a base di fagioli.
L'aceto alla santoreggia ha un gusto molto gradevole e insolito.
L'infuso è digestivo, antispasmodico, carminativo e antisettico.
Per uso esterno si può usare come colluttorio.
Una manciata di santoreggia nell'acqua del bagno toglie la stanchezza, ha un'azione stimolante e deodorante.
La tradizione erboristica attribuisce a questa pianta anche proprietà afrodisiache e, si sa l'estate è stagione di incontri e di amori.

ORIGANO



Le sommità fiorite si raccolgono da giugno ad agosto e vengono per lo più essiccate. Ottimo su pizze, pomodoro, zucchine, patate, verdure in genere.
Una manciata di fiori e foglie fresche, separate dagli steli e messi nell'acqua del bagno, è deodorante e rilassante.
L'infuso stimola la digestione, combatte i crampi, è utile nelle forme catarrali.
Per uso esterno serve come colluttorio antisettico.

MAGGIORANA



Molto usata in cucina per aromatizzare polpettoni, ripieni, salse, specialmente nelle ricette liguri.
L'infuso stimola l'appetito, facilita la digestione, blocca le fermentazioni, agisce come antispasmodico in tutte le forme dolorose intestinali.
Ha buona azione anche nelle emicranie.

TIMO



Nelle sue diverse varietà è sempre un ottimo aromatizzante per le carni, specialmente di coniglio, si addice agli stufati in genere e ai brasati al vino.
Sono deliziosi sia l'aceto che l'olio al timo.
L'infuso è digestivo, antisettico, balsamico, espettorante, calmante.
Utile per tutti i problemi dell'apparato respiratorio e dell'intestino, anche per combattere le fermentazioni e le infezioni tipicamente estive.

LAVANDA

Fiorisce  soprattutto nei luoghi più aridi e in collina, dove vegeta sprigionando un intenso profumo. E proprio al suo aroma è legato il beneficio principale della lavanda: apprezzarne la freschezza olfattiva ci porta una sensazione di relax e ci allontana dalle preoccupazioni della vita quotidiana.  Particolarmente utile, quindi, a settembre, proprio quando siamo sottoposti allo stress più intenso di tutto l'anno.
Grazie alle sue virtù rilassanti,note già dal secolo scorso, la lavanda è d'aiuto anche per tutte le persone che, quando sono sotto pressione, soffrono il mal di testa o faticano a prendere sonno.
Al ritorno dal lavoro, o prima di andare a dormire, abituiamoci ad annusare a lungo i suoi fiori e ad aggiungerla all'acqua del bagno. E' il modo più semplice per dissolvere la tensione e migliorare l'umore, soprattutto dopo una giornata fitta di impegni e di imprevisti.
I mazzi di fiori freschi tengono lontane le zanzare; essiccati profumano la biancheria e svolgono un'azione antitarme. Pochi sanno che dalla lavanda si ottiene un ottimo aceto aromatico e che, inoltre si possono candire i fiori.
Mescolata ad altre erbe aromatiche, dà un gusto nuovo ai cibi grigliati: da provare nei barbecue estivi!
Per uso medicinale, l'infuso combatte depressione ed emicrania. Mettendo a macerare 100 gr di fiori in 1 litro di alcool per 15 giorni, e poi filtrando, si ottiene un'eau de toilette gradevolissima e insettorepellente, da usare nelle feste serali all'aperto.

MENTA



Comunemente le foglie di menta servono per aromatizzare aceto, olio, salse e bevande come sciroppi, latte o tè. Ma si possono anche candire oppure inglobare in cubetti di ghiaccio.
L'infuso di foglie  e sommità fiorite è digestivo, carminativo, antispasmodico, dissetante.
Una manciata di foglie dona all'acqua del bagno proprietà decongestionanti e rinfrescanti, utili dopo una giornata di sole.

BASILICO



Anche se in vendita lo trovate tutto l'anno, la sua vera stagione propizia è l'estate, periodo consigliato per essiccare le foglie e le sommità fiorite, da utilizzarsi poi sbriciolate come aromatizzanti o per salutari infusi. Le piante di basilico tengono lontane le zanzare e in cucina tradizionalmente servono per insaporire insalate di pomodori, pizze, per condire la pasta (il famoso pesto alla genovese) ma anche le carni con un olio aromatico.
Le virtù salutari del basilico possono essere sfruttate con un semplice infuso, dalle proprietà digestive, antispasmodiche e antinfiammatorie. E' utile berlo a tazzine per aiutare digestioni lente, nei crampi allo stomaco e di intestino. Si può anche utilizzare per uso esterno come colluttorio decongestionante, Un pugno di foglie nell'acqua del bagno rende quest'ultimo tonificante e deodorante.

giovedì 13 ottobre 2011

ROSE

             
                                                               ACQUA DI ROSE



Fate bollire per mezz'ora 4 manciate di petali freschi di rosa in un litro di acqua distillata.
Filtrate e otterrete un tonico efficace contro le rughe; è indicato per pelli sensibili.






                                                                      INFUSO

Lasciate macerare per almeno mezz'ora 50 gr di petali secchi di rosa in 1 litro di acqua bollente, quindi filtrate.Gli impacchi hanno potere lenitivo soprattutto quando la pelle è arrossata.

ROSE

                                                                        RECISE


Se in giardino cresce un rosaio e desiderate poter ammirare i suoi fiori in casa, non tagliateli di mattina, ma solo dopo le ore 17. Il loro declino sarà rimandato perchè sembra che, a quell'ora, la pianta si è abituata a un ridotto consumo di acqua e si adatta meglio al mancato apporto idrico causato dal taglio. Infine, prima di mettere le rose nel vaso, bisognerà accorciare gli steli con una lama affilata praticando un taglio obliquo.
Nel vaso ci sia sempre acqua fresca; si eliminino spine e foglie ( favoriscono il marciume).
D'estate le rose vivranno più a lungo se ben protette dal sole e dalle correnti d'aria. Di notte si possono avvolgere con un foglio di carta inumidito.

ROSE

                                                          COME ESSICCARLE

Due sono i metodi perchè l'operazione riesca perfettamente.
Il primo, e il più semplice, è quello di essiccare tutto il fiore, gambo compreso. Si preparano i mazzi con 4 o 5 rose e li si appende a testa in giù in un ambiente asciutto, fresco e buio (la luce sbiadisce i colori).
Con le rose secche si possono creare suggestive composizioni, magari alternandole ad altri fiori altrettanto secchi, nelle stesse sfumature di colore o con tonalità digradanti.
Se non si dispone di un locale adatto, le rose possono anche essere seccate usando gel di silice, borace, allume, sabbia o una miscela di queste quattro sostanze.
In questo caso il fiore va privato del gambo. E' poi necessario avere a disposizione una scatola a chiusura ermetica, dove si disporrà prima uno strato di essiccante, e quindi, le rose; infine si chiuderà il contenitore con cura. I fiori sono già pronti dopo due o tre giorni e possono essere montati su un supporto di fil di ferro per creare le composizioni desiderate.
Nel caso del pot-pourri, invecem sia i petali sia i fiori vanno essiccati all'aria, in un luogo fresco e asciutto, ponendoli su un graticcio o su una rete metallica perchè non si formino muffe.
Le rose da essiccare si colgono nelle prime ore del pomeriggio di una giornata di sole. Perchè poi non si perdono i petali, i fiori devono essere prossimi alla piena fioritura ma non completamente aperti.

ROSE

POT - POURRI


Ingredienti: 500 gr di petali di rosa essicati preferibilmente color rosa intenso - 150 gr di boccioli essicati color rosso vivace - 1 cucchiaio di radice di iris in polvere - 1 cucchiaio di cannella sminuzzata - 1 cucchiaio di chiodi di garofano macinati - 1 cucchiaio di pepe di Giamaica macinato - una manciata di foglie di alloro ( secche ) sminuzzate - olio essenziale di rose.

In una ciotola si mescolano tutti gli ingredienti; si aggiungono alcune gocce di olio essenziale, finchè il profumo diventa abbastanza vivace. Quindi si ripone la miscela in un sacchetto di carta, si chiude ermeticamente e si lascia riposare al buio per circa sei settimane. A questo punto il pot-pourri può essere trasferito in contenitori aperti di vetro o ceramica (una ciotola, un piattino, un vaso a bocca larga, perchè l'aroma si espanda liberamente), da distribuire nei vari punti della casa.
Se col tempo il profumo si affievolisce, basta ravvivare la miscela con qualche goccia di olio essenziale di rosa.

LIMONI IN VASO




Se avete una pianta di limoni in vaso, è molto importante, se volete dei limoni sugosi, concimarla bene.
Macinate due etti di lupini e cospargete sulla superficie del terreno: Con le innaffiature i lupini cederanno le loro sostanze nutritive alla pianta.

PREZZEMOLO IN VASO



Per poter avere un prezzemolo abbondante sul vostro balcone, ricordate che è sufficiente aspettare tre mesi esatti dal giorno in cui lo avete seminato prima di poterlo tagliare la prima volta.

L'UVA

Gli zuccheri contenuti negli acini danno la carica ai muscoli, al cervello senza inquinare il fegato. Se l'uva è mangiata a digiuno, glucosio e fruttosio svolgono anche un'azione diuretica "sgonfiano" dai liquidi in eccesso e spazzano via le tossine.
Le pectine, fibre gelatinose del frutto, sono un altro importante "operatore ecologico": si preoccupano di eliminare le scorie radioattive dal corpo umano.
L'uva ci aiuta a neutralizzare l'azione dei radicali liberi, i responsabili dell'invecchiamento cellulare. Lo può fare perché contiene acido tartarico, un principio attivo capace di contrastarli; questo acido è utile anche al sorriso: uccide i batteri presenti nella bocca e impedisce la formazione della carie. Ma la sua azione più evidente e quella lassativa, addolcita dalla presenza di un'altra sostanza, l'acido malico che, al contrario, è leggermente astringente. Infine l'acido fosforico e il silicio presenti negli acini dell'uva proteggono la nostra pelle e i capelli e sono un buon ricostituente del sistema nervoso. In particolare nella buccia dell'uva rossa si nasconde un anticorpo naturale: il resveratrolo, capace di aumentare il tasso di colesterolo buono nel sangue, l'arma più potente che abbiamo per combattere l'arteriosclerosi.
Mangiare uva al mattino significa introdurre una gran quantità di zuccheri che stimolano la produzione di serotonina e triptofano, sostanze capaci di migliorare notevolmente il tono dell'umore. Ecco perché questo frutto è un dolce rimedio contro la depressione.
Due settimane di cura all'uva sono quindi la soluzione giusta per depurare l'organismo.

Prima di tutto la qualità. L'uva più usata per la cura è quella rossa, ma si può fare anche con quella bianca. L'importante è che sia matura e freschissima (va comprata giorno per giorno): E' bene accertarsi che non abbia subito particolari trattamenti chimici, a parte il tradizionale solfato di rame che può essere eliminato lavandola bene con acqua tiepida. La cura comincia con mezzo chilo di uva mangiata al mattino al posto della colazione. Per i primi giorni, chi fa fatica a prendere tanta frutta tutta in una volta può dividere la razione in due-tre piccoli spuntini mattutini. L'importante è non mangiare altro prima del pranzo. Solo così gli zuccheri avranno un effetto depurativo. La quantità di uva a colazione va aumentata gradualmente fino a raggiungere il chilo  il quarto giorno, 1 kg e mezzo tra il settimo e il decimo giorno, 2 kg dall'undicesimo al quattordicesimo giorno.
Per pranzo ci si limiterà a un primo piatto di pasta, riso, gnocchi o patate (alternato nell'arco delle due settimane) seguito da un contorno; a cena, invece, niente primo, ma pietanze a base di carne, pesce, uova o formaggio sempre accompagnate da verdure.
Sono vietati gli altri tipi di frutta: l'uva mangiata a colazione garantisce già la dose ideale di fruttosio. Sono da evitare condimenti come burro e margarina, e anche la carne grassa, perchè provocano molta fermentazione. Eliminare alcool, tè e caffè e le verdure rosse come barbabietole e carote: tutti cibi che abbinati all'uva rischiano di attenuare l'effetto diuretico.
L'ampeloterapia (cura dell'uva) raccomanda di masticare l'uva lentamente, buccia e vinaccioli compresi, ricchi di principi nutritivi davvero preziosi.
L'uva è un alimento leggero, ma energetico: 1 kg offre 600 - 650 calorie. Rischio di ingrassare? tutt'altro.
Seguendo le indicazioni date, sarà facile perdere piuttosto qualche chilo di troppo, grazie all'azione diuretica e lassativa del frutto preso a digiuno.
E per chi volesse davvero dimagrire con l'aiuto dei grappoli può provare la variante dell'ampeloterapia contro l'obesità. Si deve mangiare 1200 gr di uva al giorno, per due giorni su dieci. Unica regola: in quei due giorni solo acqua, uva e niente altro.

LE ALGHE

Questi organismi primitivi, e in particolare quelli meno evoluti e microscopici, detti per questo microalghe, sono ricchissimi di proteine ad alto valore biologico. Inoltre forniscono all'organismo un concentrato di vitamine e minerali del tutto naturali, sono digeribili e producono  un forte senso di sazietà. Hanno la capacità di assorbire acqua, e di conseguenza, di aumentare il loro volume, accelerando così il transito nell'intestino e diminuendo il ristagno e l'assorbimento delle scorie da parte dell'organismo. Le specie più pregiate, la Chlorella e la Spirulina, si trovano in genere sotto forma di compresse.


Le specie adatte all'uso esterno sono diverse dalle precedenti perchè formate da più cellule e simili a piante.Le principali sono le Laminarie e il Fucus: vengono largamente impiegate per curare, anche miste a fango, la cellulite e i principali inestetismi della pelle.
Quali effetti produce una cura a base di alghe? ottimi e ben visibili. Anzitutto un dimagrimento generale dovuto all'alta percentuale di iodio contenuta in questi organismi e in particolare nel Fucus Vesciculosus, detto anche Quercia marina, che stimola la tiroide e aiuta il corpo a bruciare di più. Inoltre, i tessuti diventano tonici e sodi. Un effetto simile si riscontra anche sull'intero organismo: ci si sente decisamente in forma.
Congelate, disidratate, seccate, tritate, polverizzate: grazie ai trattamenti di raccolta e di conservazione sempre più perfezionati, le alghe marine mantengono intatte le loro proprietà e ci permettono di goderne i benefici anche a casa nostra. Le alte concentrazioni di sali minerali, oligoelementi, vitamine, proteine e aminoacidi presenti in questi preziosi vegetali, necessari al buon funzionamento dell'organismo e di conseguenza alla bellezza di pelle e capelli, penetrano nel nostro corpo attraverso formulazioni cosmetiche a base di alghe.
I metodi di applicazione sono tutti molto semplici: si va dal semplice massaggio delle creme per il viso e per il corpo agli impacchi di estratti e fanghi d'alga di durata variabile da 10 a 40 minuti, ai bagni in acqua calda di 20 - 30 minuti con una frequenza di 2 - 3 volte alla settimana, l'immersione in acqua calda favorisce la rapida penetrazione del prodotto ed è ottimo rimedio contro la cellulite diffusa.

Il decotto di Laminaria o Fucus (bollire per 5 minuti 1 cucchiaino di alga in una tazza d'acqua) ha un effetto dimagrante.

OSMANTHUS


nome botanico:Osmanthus fragrans
breve descrizione:Alberello o arbusto sempreverde ha foglie opposte e dentellate, di colore verde scuro dalla forma oblunga. I fiori sono sono molto piccoli, color crema, di consistenza carnosa, inoltre, emanano un inconfondibile e gradevole profumo. Dopoi fiori si formano delle bacche bluastre decorative. La crescita è piuttosto lenta.
durata:Perenne
periodo di fioritura:Ha fiorellini piccoli di forma tubolare che sbocciano in primavera e in autunno
area di origine:Asia
clima:Temperato
uso:Viene solitamente coltivato in piena terra ma si adatta anche alla vita in vaso
accorgimenti e cure
esposizione e luminosità:Deve essere esposto in posizioni soleggiate, se esposto in zone d'ombra può vivere ma la fioritura ne risente
temperatura:Vive bene con temperature miti e non tollera il freddo intenso
substrato: Predilige terreni acidi e un po' sabbiosi ma si adatta a quasi tutti i tipo di terreno
irrigazione:Deve essere annaffiato regolarmente, ma non eccessivamente. Nei periodi di forte siccità annaffiare abbondantemente
concimazione:Deve essere concimato moderatamente
propagazione:Si effettua per talea in giugno. Le talee radicate si trapiantano in vasi, con terricciouniversale e si fanno svernare in cassone freddo. Nell'aprile successivo si piantano e si coltivano per due anni prima di metterle a dimora.
potatura:Si effettua solo per regolare l'aspetto dell' arbusto e per eliminare i rami fuori forma
avversità:Non è soggetto a parassiti o malattie particolari, da segnalare solo la malcalfa, patisce molto la mancanza d'acqua
piccoli consigli:fiori sono molto profumati, e ha frutti blu. Mantenere sempre fresco il terriccio. In zone ad inverno rigido portare al riparo la pianta
curiosità
ambiente:le infiorescenze emanano la loro fragranza dolce e delicata specialmente in condizioni di elevata umidità.


L'Osmanthus è un piccolo arbusto sempreverde, adatto a essere coltivato in vaso nelle terrazze e nei giardini in piena terra, esposto al sole o in semi-ombra, protetto dai venti freddi. E' una pianta a tutto profumo. I suoi fiori, apparentemente piccoli e insignificanti, emanano una fragranza dolce, che sorprende per la sua intensità. Un aroma rasserenante quello dell'Osmanthus, ideale per chi si sente sotto stress, sovraccaricato dagli impegni di lavoro e familiari. 
Se avete avuto una giornata pesante, provate ad accostarvi ai suoi rami fioriti e assaporatene a lungo la fragranza: vedrete svanire all'istante le tensioni e le preoccupazioni.
Abituatevi a tenerne qualche rametto sulla scrivania e ad annusarlo spesso durante l'orario di lavoro, vi aiuterà a ritrovare la calma quando siete sotto pressione e favorirà una serena comunicazione con i colleghi. Mettetene qualche vasetto anche in sala da pranzo: dissolve il nervosismo e quindi previene le liti a tavola. 
Anche in camera da letto non dovrebbe mai mancarne un rametto per tutto ottobre. La sensualità che emana dai suoi fiori allontana i pensieri della giornata e favorisce l'erotismo dolce, migliorando il rapporto di coppia.

Per avere il massimo dal vostro Osmanthus, scegliete un terreno acido e un po' sabbioso. E per avere una splendida fioritura, proteggetelo dal freddo. Se è in vaso, ritiratelo in ambiente chiuso e luminoso.

La cura di queste piante è molto semplice perchè sono a crescita lenta: sono sufficienti poche concimazioni 3 - 4 volte l'anno (a febbraio, giugno, settembre e novembre) e ridotte potature.
Un ultimo consiglio: fate attenzione ai ristagni di acqua e cercate, se proprio non potete fare a meno dei sottovasi, di mettere all'interno del sottovaso dell'argilla espansa, in modo che la pianta non sia sempre a contatto con l'acqua. 

mercoledì 12 ottobre 2011

ECHINACEA

L'echinacea è una pianta che appartiene alla famiglia delle composite, originaria degli Stati Uniti. Ne esistono tre specie (echinacea purpurea; angustifoglia e pallida) e l'aspetto è quello di una margherita di colore lilla. Il suo utilizzo, ben noto, a scopo terapeutico risale addirittura al 1700 nelle tribù indiane presso le quali la sua radice veniva utilizzata per guarire le ferite, placare il fastidio delle punture di insetti ed i morsi di serpente.
Attualmente è largamente usata anche nei paesi europei e numerose ricerche hanno dimostrato le sue importanti proprietà stimolanti per il sistema immunitario. L'echinacea possiede, infatti, preziosi principi attivi con azioni antibiotiche, antivirali e antinfiammatorie che ne consigliano l'utilizzo nella prevenzione e nella cura di malattie da raffreddamento, infiammazioni dell'apparato urinario, tonsilliti, herpes labiali e altre patologie di tipo infettivo. La letteratura medica non riporta alcun caso di tossicità: può essere usata da chiunque, ma con particolare precauzione in caso di gravidanza o allattamento.
Non esistono, inoltre, controindicazioni documentate, tuttavia sembra sconsigliata a persone affette da malattie del sistema immunitario (lupus, sclerosi multipla) ed a chi è particolarmente sensibile ai pollini.
Comunque e sempre, prima di iniziare una terapia è opportuno consultare  il proprio medico di fiducia.
L'echinacea ha la capacità di combattere efficacemente virus, batteri e funghi; è un ottimo rimedio sia  per prevenzione, sia in caso di malattie infettive che di ferite.
Alcuni ricercatori tedeschi hanno anche confermato il successo ottenuto nella cura di malattie da raffreddamento, tonsilliti, bronchiti, tubercolosi, meningite, ascessi, psoriasi, pertosse e otiti.
Questa erba che svolge un'attività ad ampio spettro, contiene un antibiotico naturale (echinacoside) paragonabile alla tradizionale penicillina. L'echinacea inoltre, rinforza l'organismo contro gli attacchi dei microrganismi invadenti. L'acido ialuronico, contenuto nei tessuti, si attiva come "scudo" contro i germi, tuttavia alcuni batteri producono un enzima (ialuronidasi) che dissolve e penetra questo scudo chimico,favorendo così il propagarsi dell'infezione, L'echinacea, grazie all'echinacina, che controbilancia questo enzima, salva i tessuti dall'invasione dei germi. Il nostro sistema immunitario è una struttura delicata e complessa che assiste il corpo a debellare le infezioni causate da batteri, virus e altri germi. L'echinacea può aiutare a prevenire le infezioni aumentando l'attività del sistema immunitario, Quando i microrganismi patogeni "attaccano" le cellule secernono sostanze chimiche (macrofagi) che richiamano i globuli bianchi che a loro volta combattono le infezioni: Uno studio dimostra che una sostanza contenuta nell'echinacea aumenta la capacità dei macrofagi di distruggere i germi. Un altro studio dimostra che l'estratto di echinacea aumenta la produzione di linfociti T, che combattono le infezioni, in modo più efficace del 30% rispetto ad altri farmaci che favoriscono l'aumento della risposta del sistema immunitario.
L'echinacea può agire in modo simile all'interferone, che è la sostanza dell'organismo addetta a combattere i virus. Prima di morire, una cellula infettata da un virus rilascia una piccola quantità di interferone, che aumenta capacità delle cellule circostanti di resistere all'infezione. I ricercatori hanno posizionato alcune cellule in estratto di echinacea e poi le hanno esposte ai virus dell'influenza e dell'herpes. In confronto alle cellule non trattate solo una piccola parte si è infettata: l'echinacea favorisce perciò un evidente miglioramento nelle malattie come il raffreddore comune e può essere di aiuto in altre malattie infettive come l'influenza, la cistite e la bronchite.
Alcuni studi hanno dimostrato che le donne trattate con estratto di echinacea preso per via orale, insieme alla crema vaginale antifungina hanno avuto risultato significativamente migliori rispetto a quelle che hanno fatto uso  solo della crema vaginale.
I pazienti ammalati di cancro  sottoposti a radioterapia sono soggetti a sensibili riduzioni dei globuli bianchi, e particolarmente ricettivi a infezioni: l'echinace aiuta a mantenere alto il tasso di globuli bianchi e conseguentemente protegge dalle infezioni: Naturalmente è sempre opportuno consultare il proprio medico prima di intraprendere qualunque cura.
La scienza conferma l'uso di echinacea nel trattamento delle ferite. La stessa sostanza, echinacina, che impedisce ai germi di penetrare nei tessuti, aiuta la pelle danneggiata a guarire più rapidamente stimolando le cellule a lavorare in modo più efficace per formare il nuovo tessuto (fibrolasti): Le preparazioni di echinacea possono essere applicate su tagli, scottature, psoriasi, eczema, herpes labiale e genitale.
Le infiammazioni delle articolazioni (artrite) distrugge l'acido ialuronico che è preposto alla lubrificazione delle articolazioni: l'assunzione di echinacea provoca un'azione protettiva e antinfiammatoria migliorando anche la sintomatologia.
Alcuni ricercatori tedeschi hanno trattato con successo l'artrite reumatoide proprio con preparati a base di echinacea, Anche in questo caso è comunque opportuno chiedere consiglio al proprio medico curante.