martedì 27 dicembre 2011

OLEANDRO


Se volete moltiplicare la vostra pianta di oleandro, staccatene un rametto e mettetelo a bagno in una bottiglia piena di acqua. Dopo qualche giorno il ramo emetterà delle piccole radici e sarà pronto per essere piantato.

L'oleandro sopporta abbastanza bene la grande calura estiva, purchè venga innaffiato abbondantemente. Tenete presente però, che è una pianta sensibile ai grandi freddi: durante la stagione invernale, quindi, fasciatela con carta o con stracci o, almeno, preservate dal gelo la parte bassa, cioè il vaso e il ceppo. Se gelerà la parte alta, dal ceppo nasceranno certamente dei nuovi rami che, in breve tempo prenderanno il posto di quelli morti.
Di tanto in tanto è consigliabile rinnovare la chioma della pianta, accorciando qualche ramo e togliendo del tutto quelli più vecchi. Il momento migliore per questa operazione è il periodo immediatamente successivo alla fioritura, che avviene all'inizio dell'estate.

ATTENZIONE: L'OLEANDRO E' UNA PIANTA ESTREMAMENTE VELENOSA.

LA PIANTA....PATATA



La patata americana, opportunamente trattata, può diventare una divertente pianta d'appartamento.
Mettete 3 o 4 patate americane in un sacchetto di plastica e lasciatele in un luogo buio, discretamente riscaldato, per una settimana.
Quando cominceranno a germogliare, collocate ogni  tubero in un vaso colmo di acqua, in modo che le radici siano completamente immerse nel liquido e le gemme rivolte verso l'alto.
Mettete i vasi vicino a una finestra in modo che siano ben illuminati e al riparo da correnti d'aria.
In pochi giorni, ogni patata, produrrà tantissime foglioline e rametti.

PIANTE DA APPARTAMENTO



Se il Ficus, l'Aralia e il Filodendro perdono le foglie alla base rimediate così:
praticate nel fusto, in un punto ancora rivestito di foglie, un taglio obliquo dal basso verso l'alto profondo metà del diametro del fusto stesso.
Introducete nel taglio una scheggia di legno.
Avvolgete il punto inciso con sfagno fresco (muschio che si acquista dai floricultori). Legatelo con la rafia e mantenetelo umido. Aspettate cinque mesi: in questo periodo, infatti, nel punto tagliato si formeranno nuove radici.
Tagliate il fusto sotto le radici neonate e interrate la pianta in un nuovo vaso.

lunedì 26 dicembre 2011

PIANTE NELL'ACQUA


Le piante verdi in un appartamento stanno bene, ma non tutte le donne hanno la costanza, la pazienza e la memoria per prestar loro le cure necessarie per mantenerle sempre belle.
Per le giardiniere distratte o per le principianti è ideale la cultura delle piante verdi ( Ficus,Filodendro, piante grasse) nell'acqua arricchita di sali nutritivi anzichè nella terra.
Basta riempire di acqua "arricchita" un vaso di cristallo, disporre sul fondo dei sassi e sistemarvi la pianta.
La manutenzione delle "acquatiche" è semplice: bisogna solo rinnovare l'acqua ogni mese aggiungendo la soluzione nutritiva, venduta in pasticche nei negozi specializzati.

LE PIANTE FIORITE


La primula: fiorisce a lungo anche in un appartamento, purchè venga annaffiata abbondantemente e regolarmente, nutrita tutte le settimane con concime e tenuta in una zona bene esposta alla luce.


L'azalea: è una pianta che adora l'umidità e soffre molto (appassendo) negli appartamenti dove l'aria è secca. Inutile dire che ha sempre sete e deve essere bagnata abbondantemente. Se è possibile si userà acqua piovana, invece di quella del rubinetto, troppo ricca di calcaree che l'azalea non sopporta. Innaffiatela dunque spesso, aspergendo foglie e germogli, ma, evitando di bagnare i fiori che si rovinerebbero. Un utile accorgimento è quello di coprire l'esterno del vaso con fogli di stagnola che mantengono l'umidità.Attenzione, però, a non chiudere il foro di drenaggio alla base del vaso. Nel mese di maggio mettete l'azalea in una cassetta piena di terra da giardino. Tenetela in un luogo fresco fino a settembre, quindi rimettetela nel vaso, bagnatela e.....la prossima primavera rifiorirà.

LE PIANTE RESTANO AL SOLE

I biberon per le piante sono provette di vetro o di plastica in vendita nei negozi specializzati. Si riempiono di acqua e si affondano nella terra del vaso, L'acqua esce lentamente da un beccuccio regolato da una valvola e può durare da due giorni a una settimana, secondo la dimensione della provetta.
Vasi a riserva d'acqua: si comprano anch'essi nei negozi specializzati. Sono di plastica, divisi orizzontalmente in due parti da una griglia di nailon. Sistemate nella parte superiore la pianta, estraendola dal vaso con il pane di terra. Riempite di acqua la parte inferiore. La pianta si manterrà umida e potrete lasciarla da sola per diverse settimane.
Se volete fare da sole: capovolgete il vaso e levate la pianta dalla sua terra con le radici. Introducete nel foro di drenaggio del vaso il capo sfilacciato di una corda di paglia di vetro, distribuendolo a raggiera sul fondo.Rimettete la pianta nel vaso.Appoggiate il vaso sopra un recipiente pieno d'acqua nel quale lascerete cadere l'altro capo della corda. L'acqua salirà alla terra attraverso la corda, garantendone umidità anche per diverse settimane.

LUNGA VITA PER LE PIANTE VERDI





Badate alla temperatura. Ideale è quella che oscilla da un minimo di 12° a un massimo di 22°. Evitate ogni brusco cambiamento: non trasferite mai la vostra pianta dal caldo al freddo e viceversa ed evitate la vicinanza delle fonti da calore (per esempio i termosifoni) o di freddo (le finestre spalancate durante la brutta stagione). Non cambiate mai il sto: le piante sono abitudinarie.

Innaffiatele tre o quattro volte la settimana con acqua a temperatura ambiente.
Due volte al mese, dopo averla innaffiata, nutritela con uno dei tanti prodotti in commercio (meglio usare prodotti naturali e non chimici).
Pulite spesso le foglie: spolveratele prima, poi lavatele con una spugnetta imbevuta di acqua e, quando sono asciutte, passatele ancora una volta con lo straccio.
Ogni due anni, rinvasate la vostra pianta sistemandola in un vaso di una misura più grande del precedente.

IL PRATO IN CASA


Volete insegnare a coltivare un piccolo prato ai vostri figli? Averlo è semplice come un gioco.
Riempite un contenitore, possibilmente largo e basso, con del cotone idrofilo imbevuto di acqua. Appoggiatevi sopra, ben fitti, dei semi di lenticchie oppure di miglio o di avena. Tenete tutto al buio finchè non cominceranno a germogliare, poi portate alla luce.
Le foglioline tenere e il mini-prato verde smeraldo saranno molto decorativi e allegri.
Innaffiate regolarmente con una certa frequenza.

GLI AROMI SUL BALCONE

Il basilico si pianta da marzo fino alla fine di giugno. Se però siete al primo esperimento, la soluzione migliore è acquistare verso la fine di maggio alcune piantine già pronte per il trapianto.
Il trapianto è semplicissimo: basta fare con un cucchiaio alcuni buchi nella terra della cassetta e sistemarvi le piantine.
Lasciate la cassetta all'ombra per alcuni giorni, innaffiandola abbondantemente, poi quando le piantine saranno tornate ritte, mettete la cassetta al sole, continuando ad innaffiare abbondandemente.

Il rosmarino seminatelo in aprile-maggio e interratelo nella cassetta a una distanza di circa 25 cm tra una pianta e l'altra. Il rosmarino ha bisogno di molto sole ed è danneggiato dal vento, quindi la posizione ideale è contro un muro. La fioritura comincia a primavera inoltrata e dura molto tempo. Non innaffiate il rosmarino troppo frequentemente perchè è abituato a vivere in terreni aridi.


Anche per la salvia è consigliabile acquistare le pianticelle verso fine maggio e trapiantarle. Esponetela al sole e non annaffiatela troppo di frequente.

ZAFFERANO E VALERIANA



Lo zafferano è celebre per la preparazione del risotto. Molti non conoscono le sue proprietà sedative per le quali viene usato nei casi di insonnia, spasmi viscerali, dolori della dentizione. Raccomandabile per frizioni gengivali è l'infuso che si prepara con 0,20 gr di zafferano in polvere diluito in un litro di acqua calda zuccherata.
Per ottenere ottimi risultati bisogna prenderne 3 o 4 cucchiaini al giorno.




Un'altra pianticella sedativa è la valeriana;  cresce nei boschi umidi e lungo i corsi d'acqua. Vengono utilizzate le radici che vanno fatte essiccare al sole. Per preparare l'infuso occorrono gr 60 di radice sminuzzata di valeriana, gr 30 di fiori di camomilla, gr 10 di radice sminuzzata di genziana. Dopo aver miscelato il tutto, se ne mettono a macerare 5 gr in una tazza di acqua bollente e si lasciano in infusione per 20 minuti. Questo infuso deve essere bevuto due volte al giorno. E' un ottimo sedativo del sistema nervoso.
Per combattere gli stati ansiosi è utilissima la tisana che si prepara mettendo in un litro di acqua bollente 20 gr di radice di valeriana finemente sminuzzata. Si lascia macerare circa un quarto d'ora, quindi si filtra. Se ne beve una tazzina dopo ogni pasto.

domenica 25 dicembre 2011

IL SAMBUCO

Il sambuco può essere utilizzato in molti modi per:

PIEDI DOLORANTI: mettete gr. 50 di fiori di sambuco in due litri di acqua calda, fate bollire per almeno 2 ore, quindi filtrate. Lasciate intiepidire e immergetevi i piedi: vi sentirete rinascere!!

BLEFARITE E CONGIUNTIVITE: procedete come per la preparazione dell'infuso di cui sopra, mettendo però 15 gr di fiori di sambuco in una tazza di acqua bollente, Praticate più volte al giorno lavaggi tiepidi agli occhi.

STITICHEZZA: immergete gr. 20 di frutti di sambuco sminuzzati in 250 ml di acqua. Fate  bollire rapidamente, per pochi minuti, quindi filtrate. Bevete il decotto alla sera.

SCOTTATURE ED ERITEMI SOLARI: con 5 gr di foglie fresche di sambuco triturate, una punta di coltello di allume di rocca polverizzato, 20 gr di unguento populeo (in farmacia). Preparate degli impacchi da applicare localmente sulle scottature.

CARDIOPATIA: dovete far macerare per 48 ore 200 gr di corteccia di sambuco in 1 litro di vino bianco, finissimo, quindi filtrare. Indicato per i cardiopatici e per le persone che, trattenendo patologicamente i liquidi, necessitano di abbondante diuresi.
Se ne beve mezzo bicchiere al giorno.

LUNGA VITA PER LE ROSE RECISE



Prima di sistemarle nel vaso martellatene leggermente i gambi. Immergetele per qualche tempo in acqua tiepida appena zuccherata.
Se dopo un po' che sono nel vaso, le rose reclinano la testa, tagliate un pezzettino di gambo, immergetele fino al fiore in acqua bollente, lasciandovele finchè l'acqua non si sarà raffreddata.

domenica 18 dicembre 2011

9 PIANTE ANTIVELENO

E' un fatto noto che tutte le piante trasformano l'anidride carbonica in ossigeno di giorno, ma compiono l'operazione inversa di notte,
Alcune specie assorbono anche gas che sono dannosi per l'uomo, eliminando in particolare due veleni:
- la FORMALDEIDE
- il BENZENE

Attenzione però: il contatto con le foglie di alcune piante (come la Dieffenbachia, l'Edera, il Photos e il Ficus) può provocare irritazione della pelle.

DRACENA: Benzene e formaldeide





PHILODENDRON: Formaldeide




DIEFFENBACHIA: Formaldeide





EDERA: Benzene





PHOTOS: Benzene





RHODODENDRON: Formaldeide





FICUS BENJAMIN : Benzene e Formaldeide




SANSEVIERIA : Benzene





ALOE VERA : Formaldeide

SENAPE




E' in grado di innalzare il dispendio energetico accelerando il metabolismo del 20 - 25% per alcune ore.
Ne bastano piccole quantità: mezzo cucchiaino da accompagnare a piatti un po' troppo energetici come nel caso di wurstel (con o senza crauti) e bolliti misti.

SEDANO



Usato dai naturopati come rimedio contro l'obesità e le insufficienze epatiche, va grattugiato e mescolato a succo di limone e pepe nero per ottenere una salsa che aiuta il fegato a gestire meglio i grassi.
Ha anche un effetto drenante dovuto all'azione diuretica del pepe,
Ottima con formaggi freschi, insalate di verdure cotte o crude, fritti.

BORSA DEL PASTORE

                                                      CAPSELLA BURSA-PASTORIS

Cresce un po' dovunque. Dalla rosetta di foglie esce un lungo stelo, la cui cima è ricoperta di minuscoli fiorellini bianchi che, maturando, si trasformano in minuscoli cuori o borsettine da pastore) verdi. Potrete raccoglierla praticamente tutto l'anno tagliandola alla base, preferibilmente prima che inizi a fiorire,
Le sue virtù? Per uso esterno allevia i dolori articolari e si può usare come medicazione.


                                                                BALSAMO

Lo userete per curare i dolori delle articolazioni.
Mettete a macerare per 10 giorni, in un litro di grappa, una manciata di borsa del pastore e una di alchemilla.
Chiudete la bottiglia e lasciatela al sole, dopo averle tolto l'eventuale etichetta che impedisce al sole di raggiungere tutto il liquido. Filtrate e conservate in bottiglia di vetro scuro, Frizionate con questo rimedio le parti doloranti.

ALLORO

                                                           LAURUS NOBILIS

Si trova in molti giardini. Le sue foglie, essiccate, si usano in cucina.
Raccogliete le foglie tra luglio e agosto, tagliando rametti qua e là senza rovinare la pianta.
Le sue virtù? E' un ottimo digestivo. Come medicamento esterno allevia i dolori reumatici e frena le sudorazioni eccessive.


                                                           PEDILUVIO

Cura i piedi dolenti e stanchi e quelli che sudano facilmente, Mettete una manciata di foglie secche nell'acqua caldissima e dopo una decina di minuti, lasciando le foglie nell'acqua, immergete i piedi e teneteveli fino a quando l'acqua si è intiepidita.


                                                       TISANA

Stimola la digestione ed elimina i gas intestinali,
Preparate la tisana versando in una tazza da tè d'acqua bollente un cucchiaino di droga sminuzzata, Lasciate in infusione , tenendo coperto il recipiente per 10 minuti, Filtrate e bevete dopo i pasti principali o quando ne sentite un particolare bisogno.

venerdì 16 dicembre 2011

AGLIO ORSINO

                                                            ALLIUM URSINUM

Questa piantina si riconosce con il naso, per quell'intenso odore di aglio che emana.
Raccogliete fiori e foglie in maggio-giugno, nel momento della massima fioritura: recidete la pianta a pochi centimetri da terra. Le sue virtù? E' un depurativo eccellente, regola la pressione del sangue e le funzioni dell'intestino (con grande vantaggio della luminosità della pelle).

                                                                TINTURA

Le foglie tenere che spuntano in primavera possono essere consumate in insalata e hanno le stesse proprietà della tintura, anche se in tono minore.
Preparate la tintura mettendo a macerare 10 gr di foglie essiccate e sminuzzate in 80 gr di alcool buongusto a 70° per 10 giorni. Filtrate e conservate il liquido in una bottiglietta di vetro scuro. Aggiungetene da 10 a 15 gocce a una tisana e sorseggiatela dopo i pasti.

                                                                TISANA

Diuretico e depurativo, in poco tempo elimina le eruzioni cutanee. Su u cucchiaino da tè, pieno di foglie essiccate e sminuzzate versate una tazza di acqua bollente. Coprite e lasciate in infusione per un quarto d'ora. Filtrate e prendetene 2 o 3 tazze ogni giorno, suddivise in 3 o 4 volte.

ACHILLEA

                                                     ACHILLEA MILLEFOLIUM

Le sue virtù: ferma le emorragie. E' un buon ricostituente, decongestionante, tonico.
Per la bellezza della pelle, è un eccellente depurativo, in grado di sconfiggere brufoli e screpolature.

                                                                     TINTURA
Regolarizza le mestruazioni e, in caso di assenza, le provoca.

Mettete a macerare 30 gr di fiori essiccati in 120 gr di alcool buongusto a 70° per 10 giorni. Filtrate e conservate in una bottiglia scura. Prendetene 20 - 30 gocce 3 volte al giorno in una tisana o allungate con acqua.

                                                                    TISANA
per curare tutti i disturbi della circolazione.

In 1 litro di acqua bollente mettete 30 gr di sommità fiorite, lasciate in infusione per 10 minuti, filtrate e bevetene 3 tazze al giorno.

                                                                   DECOTTO

Questo preparato vi servirà per curare eczemi e ulcere.

In 1 litro d'acqua fredda mettete una manciata di pianta essiccata e sminuzzata. Coprite e lasciate bollire per una decina di minuti. Filtrate e usate, solo quando il liquido è freddo, per lavaggi alle ulcerazioni della pelle diluendone 3 cucchiai in 1 litro di acqua.

giovedì 15 dicembre 2011

CALENDULA OFFICINALIS

E' chiamata anche Fiorrancio o Calenzola, preferisce i luoghi soleggiati. I fiori sono grandi di un bel colore giallo brillante o arancione. Raccoglieteli da maggio a novembre recidendoli senza gambo. Si usano freschi o essicati (all'ombra in luogo ventilato).
Le sue virtù? Ha proprietà cicatrizzanti. Rende regolare il flusso mestruale, è antinfiammatorio, diuretico e depurativo.

                                                              OLIO
antinfiammatorio, cicatrizzante, cura moltissime malattie della pelle: geloni, foruncoli, acne......
Mettete in un vaso di vetro bianco 350gr di fiori freschi con 1 litro di olio extra vergine di oliva. Coprite con una pellicola per alimenti e lasciate al sole per un mese.
Filtrate. Conservate in bottigliette di vetro scuro.


                                                                     TISANA

Regola le mestruazioni e ha il pregio di calmare di dolori.
Mettete un cucchiaio da dessert di sommità fiorite essiccate e sminuzzate in una tazza da tè di acqua bollente. Lasciate, coperta, in infusione per 10 minuti.
Bevetene una tazza prima dei pasti per 10 giorni prima delle mestruazioni

IL TE'

                                                 
                                                            TE' PER DIMAGRIRE

La teina svolge un'azione diuretica e quindi facilita l'eliminazione delle scorie.
Esistono inoltre particolari qualità di tè verde semifermentato : OOLONG - TUO CHA - BAO SU - che bevuti regolarmente dopo i pasti , aiutano a sciogliere i grassi e a fare sì che non si depositino sull'organismo. Questi tè, che accelerano il metabolismo agendo  di conseguenza sui tessuti adiposi, si trovano in commercio sfusi o in pratiche bustine monodose già confezionate.
Sono in vendita nelle erboristerie, in tutti i negozi specializzati e in farmacia.

domenica 11 dicembre 2011

IL TE'

                                       


                                                        COME SI PREPARA IL TE'

Solo con precise operazioni e scrupolosi accorgimenti si può preparare una tazza di ottimo infuso.
Scaldate l'acqua, possibilmente priva di calcaree, in un bollitore smaltato; nel frattempo mettete nella teiera un cucchiaino di miscela a persona, più uno. Quando l'acqua sarà sul punto di bollire versatela nella teiera, chiudete con il coperchio e lasciate in infusione (4 minuti il tè nero e 5 minuti quello verde). Filtrate e servite nelle tazze. Sorseggiate senza ricorrere all'aggiunta di condimenti che alterano il sapore. Nel caso però che il vostro palato non possa farne a meno, versate nella tazza, prima dell'infuso, un goccio di latte e un cucchiaino di zucchero di canna, assolutamente da evitare, invece, il limone che annulla ogni aroma.
Anche gli utensili e gli accessori concorrono a rendere la bevanda squisita:
la teiera dovrà essere di ceramica, terracotta o porcellana, mai di acciaio, sciacquatela ma non asciugatela perchè i residui depositati all'interno (si tratta di tannino) esaltano il sapore del tè.
Il bollitore dovrà essere smaltato o in metallo.
Il colino per filtrare in metallo o in vimini intrecciato.
Il filtro, invece, può sostituire l'uso del colino e viene posto all'interno della teiera; di forme diverse e curiose è sempre provvisto di catenella e gancio.
La palettina o dosatore sarà preferibilmente d'argento.
La tazza invece sarà in ceramica sottile con l'interno chiaro per far ben risaltare il colore della bevanda.

IL TE'

                                                 
                                                         IL TE' PER OGNI ORA

AL MATTINO:

Per iniziare la giornata preferite un infuso classico che consenta l'aggiunto di un goccio di latte: l'ENGLISH BREAKFAST, nero a foglia corta, dal sapore forte e piuttosto corposo e l'ASSAM, dell'India del Nord, nero, dal gusto tradizionale e ricco di malto.
 

AI PASTI:

Scegliete un tè che favorisca la digestione e possa anche sostituire l'abituale tazzina di caffè: il  PI LO CHUNG, nero, leggermente amarognolo, il NATURAL LEAF, giapponese e dal gusto delicato e il GUNDPOWDER, verde, cinese, con la caratteristica foglia ricurva e con leggerissimo contenuto di teina.




A MERENDA:

Orientatevi su tè profumati o fruttati: AFTERNOON DREAM è una miscela leggera di DARJEELING e CEYLON; il DRAGON NOIR ha un piacevole sapore di castagna; IMPERIAL OR cinese, è leggermente affumicato, con un delicato sapore e leggero profumo di gelsomino.



DOPO CENA:
Preferite un tè a basso contenuto di teina: LAPSANG SOUCHONG, nero leggermente affumicato, il BERYL BLEEND una squisita miscela di YUNNAM e DARJEELING el il FORMOSA OOLONG,

IL TE'

                                                         

                                                                 IL TE' NERO
è quello più diffuso in Europa, subisce una serie di trattamenti: l'essiccamento delle foglie per eliminare l'umidità, poi la rullazione e la fermentazione. Se quest'ultima fase non viene ultimata si ottiene un tipo semi-fermentato dal colore dorato e con un gusto leggermente acidulo.


                                                          I TE' AROMATIZZATI

sono invece una miscela di diverse qualità mescolate a oli essenziali di frutta o di fiori. Un ottimo e classico Scented è il PUSKIN, una miscela russa a base di tè al bergamotto arricchito dalla scorza di limone e di arancia. Più insolito il LUISIANA dal sapore vagamente esotico; originalissimo è il BLUE MOUNTAIN che ragala una bevanda azzurra grazie alla presenza del fiordaliso essiccato. Il più pregiato è il DARJEELING, un tè nero indiano che offre al palato un ampio ventaglio di sapori .


Un sistema sicuro per verificare se una polvere acquistata è ancora buona osservate se sulla superficie dell'infuso si forma una patina oleosa di tannino: allora è già scaduto.

IL TE'

                                            DENTRO UNA BUSTINA DI TE'

                                               SOSTANZE CONTENUTE:

TANNINO    dal 14    al    22   %
TEINA           dal   2,9 al      3,5%
OLI ESSENZIALI               0,5%
CALCIO                            302    mg
FERRO                                17,2 mg
FLUORO                               9,5 mg

                                                         CALORIE:
TE' NON DOLCIFICATO                              2 cal
TE' CON 2 CUCCHIAINI DI ZUCCHERO 50 cal
TE' CON LATTE SENZA ZUCCHERO       19 cal



Il tè deve essere sempre conservato in luogo fresco e asciutto, lontano da fonti di calore, da altri aromi e da sostanze untuose che possono compromettere o alterare il suo delicato profumo.
Se si acquista sfuso in sacchetti o in scatole di cartone va preferibilmente travasato in contenitori metallici che ne mantengono più a lungo le caratteristiche.

IL CHAENOMELES


Il Chaenomeles, noto anche come Cydania, è una pianta sempreverde: è un arbusto basso, dall'aspetto spinoso e ruvido, dal quale però sbocciano a primavera dei fiori delicati, ricchi di sfumature bianche e rosate. In estate poi, quando raggiunge il suo massimo splendore, produce dei piccoli frutti rotondi, simili a piccole mele, profumatissimi. Queste particolari caratteristiche fanno del Chaenomeles la pianta ideale in tutti i casi in cui si voglia recuperare un rapporto sereno con chi ci sta intorno. Tenetelo in casa nei momenti di maggiore tensione familiare, mettendolo in tavola o in camera da letto.

Vegeta bene in qualsiasi tipo di terreno fertile prediligendo le esposizioni soleggiate. La potatura va eseguita dopo la fioritura tagliando vigorosamente tutti i rami secondari.Le concimazioni vanno effettuate, una volta in novembre-dicembre con del concime organico naturale (stallatico) ; dalla primavera all'autunno una volta al mese. Nei mesi caldi,  una volta al mese con concimi ricchi di sostanza organica (guano o cornunghia).



ROSE

       
                                                   


                                                              CREMA PER LE MANI

In un po' di acqua bollente versate due cucchiai di petali freschi. In una ciotola, a bagnomaria, amalgamate 4 cucchiai di olio di mandorle, 4 cucchiai di glicerina, 6 cucchiai di lanolina. Sgocciolate i petali e uniteli alla crema.
Questo preparato rivitalizza la pelle secca.

lunedì 5 dicembre 2011

ROSE

                                                         
                                                          OLIO  PER IL BAGNO

Mettete una manciata di petali secchi di rosa in un vasetto di olio di germe di grano. Lasciate macerare per un mese, ponendo il vaso al sole, quindi filtrate.
Bastano alcune gocce di quest'olio per rendere il bagno profumato e rinfrescante.

COLCHICO



                                                     COLCHICUM AUTUMNALE
Appartiene alla famiglia delle liliaceae. Il suo nome latino deriva dalla Calchide, regione d'origine ai confini del mar Nero, ora Georgia. Chiamato anche zafferano bastardo, il colchico è una pianta erbacea che cresce in terreni umidi, in pianura e in montagna fino a 2.200 metri di altitudine.
Il bulbo, a forma di pera, è sotterraneo, coperto da un rivestimento brunastro. Le foglie sono lanceolate, lunghe fino a 30 cm. Il periodo della fioritura va da settembre a ottobre. I fiori, in numero di 3 - 4 per bulbo, di color rosa-viola chiaro, sembrano prendere origine direttamente dal suolo, anche se circa 7 cm di peduncolo sotterraneo unisce il fiore al bulbo.

                                                     PROPRIETA' CURATIVE

Tutte le parti della pianta e specialmente i bulbi-tuberi sono estremamente tossiche in quanto contengono colchichina. I sintomi causati da questo alcaloide consistono in brucione alla bocca, nausea, vomito, diarrea sanguinolenta, aumento della frequenza cardiaca e dolori toracici.
Soltanto i semi vengono utilizzati in medicina ma, a causa della loro tossicità non vengono mai impiegati da soli. La colchichina è comunque considerata l'unico agente realmente efficace per alleviare le infiammazioni dolorose dovute alla gotta. Inoltre, viene utilizzata per inibire la divisione cellulare nel trattamento della leucemia.

VINO DIGESTIVO

Spezzetta e pesta nel mortaio 30 gr di radice di genziana gialla, poi mettila in 1 litro di buon vino bianco secco. Lascia a macerare per 10 ore, poi assaggia per sentire se la bevanda è abbastanza amara, altrimenti aspetta ancora un po'.
Filtra e imbottiglia.
Da servire come aperitivo o dopo i pasti.